ll Parco-Giardino di Bosco Virgiliano è il più grande giardino della città. Si estende per 5 ettari di superficie a sud-est di Mantova, nei pressi di Porta Cerese. Fu istituito nel 1930, in occasione del bimillenario della nascita di Virgilio e venne progettato per ospitare tutte le specie botaniche citate dal poeta nelle sue opere. Nel tempo il parco si è naturalizzato e inselvatichito con il passare degli anni, diventando l’habitat ideale per molte specie che vi si sono insediate.

Nel mezzo del parco di Bosco Virgiliano si trova un’area di circa 50.000 metri quadrati, comprensiva di un laghetto, dove aveva sede una colonia estiva e le serre del Servizio Giardini del Comune di Mantova. Questo spazio restò abbandonato per un lungo periodo e dalla fine degli anni 90 l’amministrazione iniziò a dismettere progressivamente la produzione floreale per la città esternalizzando i servizi e chiudendo le serre.

In quel periodo un gruppo di persone provenienti da esperienze di ambientalismo militante propose il recupero di tutto il complesso per la costituzione di un luogo da destinare alla didattica e all’educazione ambientale, costituendo un’associazione specifica – Associazione Anticittà –  alla quale è tutt’ora attribuita l’intera gestione dell’area e delle sue strutture. Le vecchie serre dismesse sono state trasformate in case per le farfalle e laboratori di orticoltura. La funzione principale, obiettivo specifico della convenzione che lega Anticittà al Comune, è l’offerta di attività per le scuole, che partecipano ai programmi offerti con oltre tremila presenze di studenti all’anno. Gli spazi del parco ospitano diverse manifestazioni e iniziative, da concerti di musica acustica a giornate tematiche legate alla fauna, all’agricoltura sostenibile, alla biodiversità. Da una decina di anni è anche stato riattivato un particolare servizio di attività estiva nei mesi di giugno e luglio per i bambini dai 6 agli 11 anni che prende spunto dalle esperienze scout e dal movimento pedagogico del “robinsonismo”, restituendo le strutture alla loro destinazione originaria.